Ago 102008
 

Parlando del Golden e della sua storia abbiamo visto che si tratta di una Razza selezionata espressamente per “lavorare”;un lavoro specializzato per un tipo di caccia speciale, anche se questo Cane ha tutti i numeri per poter svolgere un egregio compito di gregario come cane da fucile poiché le sue linee comprendono l’attitudine a riportare dei retriever, la passione per l’acqua del Water Spaniel, la resistenza e l’attitudine alla ferma del Setter il naso prodigioso del Segugio e quindi la capacità di seguire la traccia. Abbiamo anche visto come il successo commerciale di questi Cani rappresenti una minaccia per l’ integrità genetica di questa Razza,conseguente ad uno sfruttamento riproduttivo intensivo. L’attenzione degli allevatori è particolarmente rivolta ,nella selezione , alle qualità oggettive dei riproduttori. Accoppiamenti di tipo omozigote rispetto allo Standard, meglio dire rispetto alle qualità oggettive degli Standard ma inevitabilmente ne influenzano le qualità comportamentali e non sempre in senso positivo. L’Istituto di Genetica Animale dell’Università di Vienna, ad esempio, ha condotto una esperienza in proposito: ha sottoposto al giudizio di più giudici esperti 63 Pointer; nella valutazione si doveva tener conto di 17 caratteristiche alcune “oggettive”(lo standard in definitiva) , altre attinenti alla funzione per la quale la Razza era stata selezionata : la caccia da ferma. Analizzando le conclusioni dei vari giudici si constatò che tutti concordavano sul fatto che le qualità estetiche che avrebbero previlegiato gli esemplari sui Ring da esposizione avevano un rapporto inverso con le qualità attitudinali quasi a conferma che il bello era in contrasto con il brav0; la cosa la si può osservare anche nel Golden : le qualità estetiche del Golden selezionati per il lavoro sono sorprendentemente simili a quelle originali dei Golden allevati da Lord Tweedmouth, l’Iniziatore della razza, decisamente inferiori a quelle dei Golden che oggi si selezionano per le esposizioni, che per questo sono più apprezzati e richiesti. Con la selezione noi qagiamo sul patrimonio genetico, spesso in modo approssimativo, senza tener conto che ad ogni Locus Genico responsobile del fenotipo corrispondono sempre due Alleli in grado di agire diversamente.non mi sembra il casa di affrontare la genetica e le sue leggi, non è questo il tema che trattiamo). Comunque si tratta pur sempre di Golden con l’innato istinto al riporto. la differenza la fanno i risultati delle prove di lavoro e, sempre più frequentemente,purtroppo,le qualità comportamentali. Abbiamo visto che queste ultime siano fondamentali per le funzioni per le quali il Golden è stato creato:la tranquillità,la steadiness,ecc sono doti fondamentali per la caccia in linea ma anche per il comportamento quotidiano e per il miglior rapporto Uomo Cane. Oggi è sempre più frequente constatare Esemplari”da Bellezza” irrequeiti, abbaiatori,insofferenti verso la vicinanza di altri Cani . Caratteristiche che non hanno nulla a che fare con il Golden Retriever tipico. Tuttavia anche il Golden da “Lavoro” è minacciato sia pure per diversa ragione.In entrambi i casi la minaccia viene dall’Uomo e dal suo inesauribile impulso a possedere sfruttando in modo intensivo tutto ciò che ritiene gli appartenga. A partire dall’Ambiente . Innumerevoli sono ormai gli ecosistemi andati distrutti a causa di questa caccia alle risorse energetiche senza , per altro,che si sia risolto il problema di fondo:la fame. Cosa può avere a che fare tutto questo col retriever da lavoro? Semplicemente il fatto che,sempre a causa del nostro modo di vivere e di interferire con tutto ciò che ci sta attorno,stanno venendo meno le ragioni che a suo tempo giustificarono la selezione. Il degrado ambientale,il rarefarsi della fauna sia stanziale che migratoria e le trasformazioni del costume rendono la caccia una attività non più necessaria e sempre meno possibile ma anche sempre meno giustificabile. Per questo la caccia, naturale,banco di prova del Cane,viene sostituita da prove competitive nelle quali si tende a simulare ciò che era la caccia.  Fino a questo momento sostituendo la vera selvaggina con esemplari allevati in batteria, molto meno naturali di un pollo da aia;fragili, emananti cattivo odore a causa dell’alimentazione e con scarsissima disposizione al volo;e per di più si tratta di uccisioni sempre meno giustificabili agli occhi della gente. Va così prendendo piede l’uso di sostituti inanimati delle prede (Riportelli ecc.).Nascono le prove di Dummy Trial, Working Test e nelle quali l’unico a divertirsi è l’uomo mentre il cane vede sempre più mortificato il suo istinto naturale.Per effettuare queste prove si rendono sempre più necessarie l’obbedienza e la conduzione .Si sottomette e si condiziona così il cane a scapito del suo spirito di iniziativa.Situazione e perdita che, almeno stando all’apparenza, non sembra interessare l’Uomo che tende sempre più,nella vita di Club,ad usare quello che dovrebbe essere il suo compagno ed amico come strumento per vantare un presunto successo personale . Questa è l’impressione che si ricava osservando il comportamento di un gran numero di presunti padroni ( non tutti per fortuna).L’esatto contrario di ciò che necessita al Retriever. In aperta contraddizione noi dobbiamo sempre contare sull’istinto predatorio del Cane il quale, per compiacerci, è costretto a recuperare sacchetti di sabbia, anatre di legno e così via. Non è difficile immaginare come di questo passo il naturale istinto del Cane finirà per scomparire; ci vorrà il suo tempo, ma succederà. Per il momento l’inevitabile conseguenza è che sono sempre più numerosi gli esemplari da lavoro che, partiti per recuperare la preda o supposta tale si fermano continuamente a guardare il conduttore come a chiedere: adesso cosa devo fare? La cosa può anche apparire emblematica di un perfetto addestramento, in realtà è la dimostrazione della perdita dell’autonomia da parte del Cane che,quando è fuori vista,nel bosco ecc non sa più come cavarsela e fallisce Un altro degli infiniti affronti che abbiamo fatto e continuiamo a fare . Questa è l’attuale minaccia per il Retriever da lavoro ed è anche l’ennesima dimostrazione del nostro modo alienante di considerare la vita. Va bene! D’accordo,si doveva parlare di educazione poi di addestramento, ma puoi credermi, tutto questo è da considerarsi propedeutico all’educazione del Retriever ed al suo addestramento. Senza troppe illusioni è meglio essere consapevoli di ciò che dobbiamo aspettarci. Resta a consolazione, inalterato, il reciproco sentimento che lega l’Uomo e il Cane ;proprio per meglio goderne è importante educarlo,come si farebbe con un figlio piccolo,la differenza non è poi abissale come può sembrare a prima vista. Alla base di una corretta adozione è il principio “del Cucciolo giusto per l’Uomo giusto”il che significa che la scelta della razza non deve basarsi sull’istinto ma sulla ragionevolezza. A questo principio deve attenersi in primo luogo chi si dedica all’allevamento di una razza, lavoro che non dovrebbe mai avere l’idea del guadagno come principio. E’ opportuno chiarire che il fatto di dover pagare una certa cifra per ottenere un Cucciolo non significa che lo si sta comprando; si sta rifondendo chi alleva delle spese sostenute per portare a buon fine una cucciolata (Lavoro, quindi tempo dedicato, spese per l’assistenza Veterinaria, mangime, vaccinazioni, iscrizione all’ENCI ecc). Ogni Allevatore che lavora con scrupolo ed onestà ne è consapevole. Prima di accettare la richiesta di un cucciolo sarà l’Allevatore a capire se l’Uomo possiede i requisiti che garantiranno un rapporto corretto ed una vita in armonia tra Uomo e Cane . Dovrà trovare le giuste maniere per spiegare il motivo per rifiutare la richiesta. Dall’altro lato chi decide di convivere con un Cane di Razza deve fare un onesto esame delle sue abitudini di vita, delle caratteristiche della sua abitazione, delle persone con le quali vive ecc. solo così potrà rendersi conto se la Razza scelta è compatibile con lui. Ogni Cane di razza tenderà a vivere in conformità con le finalità per le quali è stato selezionato. In poche parole chi ha abitudini sedentarie,non è dedito ad una vita attiva dal punto di vista fisico dovrebbe capire che un Cane selezionato per il lavoro non può essere il suo Cane ideale perchè inevitabilmente le necessita di vita del Cane contrasteranno con le sue. Un Cane deve essere per la vita , non considerato come un oggetto da sostituire con uno più confacente. Purtroppo questo comportamento è sempre più frequente in chi pratica certe discipline sportive con il Cane: l’Agility per esempio. Queste persone, convinte che un Cane rappresenti una proprietà , uno strumento di promozione di successi che pensa suoi ma che in realtà sono del Cane , non avrà nessuno scrupolo a disfarsene sostituendolo con un esemplare di maggior successo. COMPORTAMENTO INACCETTABILE !!! Quindi parlando di educazione il primo a dovervi sottostare è l’Uomo. Non si può prendere un cane per uno scopo diverso dall’amore.